103km

±7150m

max 30h

5

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Partenza ore 22.00 di venerdì 07 giugno 2024 da Forno di Zoldo
Tempo massimo 30 ore
Cancelli orari ore 07.00 - Passo Duran (km 30 circa)
ore 14.30 - Passo Staulanza (km 54 circa)
ore 18.30 - Zoppé di Cadore (km 66 circa)
ore 22.30 - Passo Cibiana (km 81 circa)
Arrivo ore 04.00 domenica - Forno di Zoldo

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Oltre 100 chilometri, 7150 metri di dislivello, 5 punti ITRA, 30 ore di tempo massimo. Questi i numeri, sicuramente non sufficienti a descrivere una gara in grado di suscitare emozioni travolgenti.
Il tracciato ripercorre per molti tratti l’Anello Zoldano, la celebre alta via che permette di scoprire le cime che fanno da cornice naturale alla Val di Zoldo.

Il Saucony Dolomiti Extreme Trail è una delle tre gare in Europa a far parte del Project Peak, iniziativa di Saucony che assegnerà ai vincitori del 103k un pacchetto completo per partecipare al Saucony El Cruce.
Una sfida sulle Ande tra Argentina e Cile, tre giornate a stretto contatto con la montagna, immersi nella natura sudamericana per riuscire a percorrere 100 chilometri.
Un progetto che alimenta ancora di più lo spirito internazionale del DXT.

Premio finisher by Karpos.

Dolomiti Extreme Trail celebra la Val di Zoldo e i massicci meridionali delle Dolomiti patrimonio UNESCO. Sarai tu il protagonista di questo viaggio estremo, dove la bellezza e la severità delle rocce vanno di pari passo.

Il premio finisher dell’undicesima DXT sviluppato da Karpos e rivolto agli atleti di 103K, 72K e 55K sarà il ricordo perenne di questo viaggio. Si tratta di un pantaloncino 3 in 1 che fonde boxer intimo, sovrapantalone e cintura dotata di una tasca. Un capo estremamente leggero, che ti accompagnerà nelle uscite estive e di mezza stagione. Per permetterti di indossare questa esperienza, portando ovunque con te una piccola parte delle Dolomiti.

Premio finisher 103k 72k 55k

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Partenza dal Villaggio DXT di Forno a 850 m slm.
Dopo i 2 km iniziali pianeggianti su strada si imbocca il ripido sentiero che attraversa la parte più selvaggia e boscosa del percorso con alcuni impegnativi tratti tra mughi e ghiaie verso lo Sturlon di Cornìa (1828 m) fino all’ampia conca erbosa di Casera Cornigia (ristoro) e quindi, dopo circa 15 km, ai 2000 m della forcella Piccola, ingresso nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Discesa, salita e di nuovo discesa su terreno sassoso per raggiungere il primo ristoro di malga Pramper (20° km), quindi si prosegue sotto le pendici del San Sebastiano su strade bianche e single track fino al primo cancello orario del Passo Duran (30° km).
Inizia qui la parte più tecnica del tracciato con la dura salita al Bivacco Grisetti (2050 m slm) e l’altrettanto impegnativa discesa verso il ristoro di Malga Grava (36° km), a cui segue l’attraversamento dei ghiaioni del Monte Civetta, il sentiero Tivan, con il passaggio nel punto più alto, a 2350 m slm (Busa del Zuiton) che si conclude con la sosta al ristoro del Rifugio Coldai (2135 m). Si scende poi a Malga Pioda (29° km, ristoro) e si continua su prati ed erbose piste verso un altro ristoro oltre i 2000 m, il Rifugio Belvedere (50° km), prima di arrivare alla base vita di Passo Staulanza, secondo cancello orario (55° km).
Ora il percorso ondulato, a tratti fangoso, scorre alla base del massiccio del monte Pelmo fino a Zoppè di Cadore, rinomato ristoro e cancello orario al km 66, quindi il facile tratto di circa 5 km per il ristoro del Rifugio Talamini e la salita nel bosco fino alla vetta del monte Rite a 2180 m (78° km).
Veloce discesa verso il ristoro di Forcella Cibiana (81° km), ultimo cancello orario, per poi affrontare l’ultima parte del percorso con la “famosa” discesa della Calada, da affrontare con prudenza (1000 m di dislivello in circa 1,5 km) e la risalita al ristoro del Rifugio Bosconero (90° km).
L’ultima parte del tracciato è su sentiero, in discesa per 5 km, poi ondulato, con gli ultimi 2 km su asfalto attraverso i paesi di Pra, Sommariva e Campo.
Il dislivello totale è di circa 7150 m.